Porto Pozzo

Porto pozzo è un piccolo borgo nel nord della Gallura, affacciato sul mare, a 12 km da Santa Teresa Gallura di cui è frazione. È situato sulla riva di un profondo approdo naturale formato dall’isola di Coluccia a Est e dalla Località Conca Verde a Ovest, che vanno a formare uno stretto canale di cui Porto Pozzo costituisce la parte più riparata.

L’isola di Coluccia è in realtà una penisola dal momento che la parte terminale della Spiaggia del Liscia, chiude l’ingresso alla laguna che costituisce la peschiera e la collega alla terraferma con una lingua di sabbia che forma la piccola spiaggia di Cala Macchia. Attualmente, il piccolo ponticello che unisce l’isola alla terraferma è crollato, probabilmente trascinato via da una mareggiata e non è possibile addentrarsi sull’isola a meno di avere un fuoristrada per guadare la bocca a mare della peschiera.
Il borgo di Porto Pozzo si trova lungo la Strada Statale SS133Bis che collega Palau a Santa Teresa Gallura, lungo una costa in gran parte pianeggiante o con basse colline ricoperte di macchia mediterranea.

 
A ovest troviamo alcuni insediamenti turistici, tra cui Conca Verde che si affaccia sullo stesso fiordo e più a ovest La Valle dell’Erica, La Marmorata, Marazzino e infine Santa Teresa Gallura. A est invece abbiamo Porto Liscia sulla foce dell’omonimo fiume, Isola dei Gabbiani, Punta Talmone e Palau.

Porto Pozzo è un caratteristico borgo marino non molto popoloso, conta infatti d’inverno poche centinaia di abitanti mentre durante l’estate non è esagerato parlare di qualche migliaio. In passato era un villaggio di contadini e pescatori, come del resto molti altri piccoli centri della costa Gallurese. Oggi, grazie alla scoperta delle sue bellezze naturali, ha conosciuto un discreto sviluppo turistico.

Come in gran parte della Gallura anche in questo tratto di costa il mare presenta delle acque di colore verde -azzurro, fondali granitici e spiagge sabbiose.

Il paesaggio di questa zona è piuttosto peculiare, le basse colline digradanti verso il mare e la confluenza del fiume Liscia con il rio di Porto Pozzo hanno dapprima unito l’isola Coluccia alla terraferma trasformandola in una penisola e hanno poi creato un vasto sistema di aree umide che ha dato vita a quella che oggi è la peschiera.

Allo stesso modo le molte zone pianeggianti o semi collinari limitrofe, hanno permesso l‘agricoltura e l’allevamento, attività ancora adesso praticate e di cui si notano le aziende lungo la strada statale.

Le chiazze rossastre che colorano la laguna di Porto Pozzo sono salicornie, piante palustri che qui hanno trovato un habitat naturale molto favorevole. Tutta l’area è caratterizzata da una folta macchia mediterranea, con una vegetazione che include erica nana e altre piante tipiche come mirto, cisto, lentisco e molti olivastri secolari dalla tipica posizione piegata dal vento, non manca il pino marittimo e la quercia da sughero.

Un piccolo borgo tra mare e campagna

Uno sguardo al borgo

Il borgo di Porto Pozzo che in dialetto gallurese è chiamato “lu Puzzu” è un classico borgo marino con le case basse tipiche galluresi, se ci si presta attenzione si possono ancora notare lungo la via principale, mentre in periferia sono sorte nuove costruzioni di tipo più moderno, evidentemente ad uso turistico.

La sua spiaggia, si affaccia sull’insenatura naturale che ospita anche il poto vero e proprio, questa è tra le più profonde del nord Sardegna, una sorta di fiordo chiamato anche “la baia di Ulisse”. Qui sono situati i punti di approdo con i pontili di fronte dell’Isola di Coluccia e alla costa di Conca Verde, quest’ultima raggiungibile da una strada pochi km a ovest dopo il paese.

Uno dei motivi per cui Porto Pozzo ha destato l’interesse dei turisti è che si trova a soli 10 minuti di navigazione dell’Arcipelago di La Maddalena, questo ha permesso la creazione di un porticciolo turistico dove è possibile noleggiare gommoni, prenotare escursioni alle isole e attraccare la propria barca protetti da una insenatura al riparo dai venti.

La spiaggia, adiacente al paese, è ideale per le famiglie. Infatti, il basso livello del fondale marino permette ai bambini di poter nuotare tranquillamente e lo specchio d’acqua antistante la spiaggia è molto adatto agli sport acquatici e attira numerosi praticanti.

Non mancano le strutture sportive: a poca distanza dalla spiaggia, ci sono un campo di calcetto e uno da tennis, la Club House comunale e un parco giochi per bambini.

Oltre la spiaggia propria del borgo ci sono numerose altre spiagge nelle vicinanze, sia nella penisola di Coluccia, sia verso la foce del fiume liscia, comprese anche calette seminascoste davvero incantevoli. Anche sulla riva sinistra del fiordo, da lato di Conca Verde ci sono molte calette di rocce granitiche e alcune piccole spiagge.

Naturalmente Porto Pozzo vive la sua stagione migliore durante l’estate, ma grazie alla sua collocazione geografica, anche fuori stagione costituisce un ottimo punto di partenza per effettuare escursioni su itinerari archeologici e naturalistici tra terra mare, storia e tradizioni.

I siti Archeologici

La Gallura, come del resto tutta la Sardegna, è ricca di siti archeologici che vanno dalla remota epoca neolitica, ai più recenti insediamenti della storia medievale e infine contemporanea.
Solo per fare alcuni esempi, a pochi km da Porto Pozzo, in direzione di Palau troviamo siti archeologici importanti sia di epoca nuragica, sia medioevale, ma anche insediamenti recenti risalenti al secolo scorso e molto interessanti dal punto di vista storico.  

 Tomba dei giganti Li Mizzani

A poca distanza da Porto Pozzo, dopo aver superato San Pasquale in territorio di Palau, uno dei siti più belli è senza dubbio la Tomba di giganti di Li Mizzani. Il sito non è gestito ed è liberamente visitabile, si raggiunge dalla strada vicinale del fiume Liscia, imboccata a destra subito dopo il ponte, strada che permette di visitare anche un’altra tomba di giganti quella di Monte S’Ajacciu che peraltro si trova anche prima di Li Mizzani.
Si tratta di una tomba di giganti dalla foggia tipica con la pianta a forma di protome taurina e la stele centinata che funge da ingresso al corridoio sepolcrale.

Gli scavi iniziarono nel 1966 e studi successivi hanno ipotizzato una data di costruzione in età nuragica tra il 1500 e 1200 a.C.

Lu Brandali

A ovest invece, a Santa Teresa Gallura, troviamo la vasta area archeologica di Lu Brandali, vicino a Capo Testa.

Questo sito archeologico, piuttosto complesso, sembra risalire ad un periodo compreso tra il XIV e X secolo a.C. nell’area sono presenti diversi edifici: un nuraghe  i resti di un villaggio, un’area funeraria con una tomba di giganti. Il tutto immerso nell’incredibile contesto naturalistico di Capo Testa, dove solo poche centinaia di metri oltre il sito nuragico abbiamo le antiche cave in cui in epoca romana si estraeva il granito per gigantesche colonne che ancora oggi si trovano sulla spiaggia.
Tutta l’area è interessante, perché costellata di testimonianze storiche che vanno senza soluzione di continuità dal neolitico ai giorni nostri, passando dall’epoca romana a quella medievale con il Castello di Lungoni e a quella moderna con la torre costiera spagnola, il periodo sabaudo risorgimentale e infine l’epoca contemporanea con le fortificazioni della Seconda guerra mondiale.

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Da borgo di pescatori a base per il turismo nautico

L’economia di Porto Pozzo si è sviluppata soprattutto dopo gli anni ’60 del secolo scorso, passando da quella tipicamente agricola e di piccola pesca a una economia più centrata sul turismo. Trasformazione che è avvenuta anche grazie alle caratteristiche morfologiche del territorio. Non bisogna dimenticare infatti che la peschiera, dagli anni 30 del secolo scorso, ha costituito la più importante risorsa economica, con la pesca di varie specie ittiche e l’allevamento delle ostriche. Attualmente (dal 2006) la peschiera di Porto Pozzo è gestita da una cooperativa che vende direttamente il pescato nello spaccio del paese.

L’avvento del turismo negli anni ‘60 ha trasformato quindi quello che era un agglomerato di stazzi (detta anche cussorgia in dialetto gallurese) in un vero borgo marinaro, sorte simile a quella di molte altre piccole località limitrofe.

La piccola chiesa di Porto Pozzo, visibile dalla strada, è con campanile a vela di stile neogotico, dedicata a San Tommaso Apostolo. Fu edificata nel 1932, grazie al proprietario del terreno che ne fece dono alla comunità, qui la prima settimana di luglio si svolge la festa patronale dedicata al santo.

Nonostante le piccole dimensioni, poco meno di trecento abitanti, Porto Pozzo è una località vivace, con numerose manifestazioni ed eventi musicali, soprattutto nel periodo estivo anche perché è il mare la ragione principale che induce i turisti a trascorrervi un periodo di soggiorno.

La spiaggia della Culuccia, uno stretto lembo di sabbia che si adagia sull’insenatura più interna del mare, è caratterizzata da un fondale medio-basso, perfetto per i bagnanti. Nelle vicinanze, un comodo parcheggio e una varietà di servizi, tra cui bar, ristoranti e noleggio di pedalò, gommoni e canoe, offrono tutto il necessario per una giornata all’insegna del relax e del divertimento.

Dall’altro lato dell’isola di Coluccia, la spiaggia di Cala Macchia chiude la grande spiaggia della foce del Liscia e unisce l’isola alla terraferma, chiudendo una serie di aree umide e palustri.

Dal punto di vista ricettivo Porto Pozzo è bene attrezzato, infatti, oltre al vicino camping sono presenti numerose strutture: alberghi e B&B, non mancano poi i ristoranti in cui gustare la cucina tradizionale gallurese e i piatti a base di pesce fresco. 

 

Come arrivare a Porto Pozzo

In aereo

L’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda dista 50 km da Porto Pozzo.

In nave

Il porto di Santa Teresa Gallura collega Bonifacio, in Corsica, mentre quello di Palau collega La Maddalena. Per chi arriva dalla penisola è possibile sbarcare a Olbia oppure a Golfo Aranci.

In auto

Da Olbia prendere la SS 125 in direzione Palau, continuare fino alla rotatoria all’innesto con la SS 133, poi, girare a sinistra per “Tempio-Santa Teresa” e percorrere la SS 133 che, superato un bivio per Tempio Pausania diventa SS 133 bis. Continuare in direzione Santa Teresa fino a Porto Pozzo.

In autobus

Da Olbia con la linea ARST 601