“Il Nord Sardegna è un territorio unico, geologicamente antico e abitato sin dalla preistoria, adagiato su una piattaforma granitica, con litorali caratterizzati da antiche valli fluviali oggi sommerse dalle acque del mare, dove si possono ammirare le spiagge più belle al Mondo e le rocce dalle forme variegate;
Un territorio caratterizzato da una flora tipicamente mediterranea che invade di aromi l’ambiente, definito non a torto da molti il paradiso della Terra."
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Anticamente il Nord Sardegna era suddiviso politicamente in due Giudicati: Il Giudicato di Torres o Logudoro e Il Giudicato o regno di Gallura. Il Primo aveva come capitale inizialmente Turris ( L’attuale Porto Torres), successivamente Ardara e infine Sassari, mentre il Secondo, quello di Gallura, aveva come capitale Olbia. Più o meno la struttura delle province di Sassari e di Olbia/Tempio attuali.
La Gallura si trova nella parte nord-orientale della Sardegna, dal fiume Coghinas che la delimita a ovest, al massiccio del Limbara, che ne delimita la parte meridionale, fino al massiccio del Monte Nieddu a sudest, nel comune di San Teodoro.
Il territorio gallurese include anche la Costa Smeralda in comune di Arzachena ed in parte anche Comune di Olbia, sulla costa orientale. Centri principali: Olbia, Tempio Pausania, Arzachena, La Maddalena.
I collegamenti principali sono il Porto di Olbia e L’aeroporto “Olbia Costa Smeralda”.
La Sub-regione storica del Sassarese comprende tutta la parte nord-occidentale dell’Isola, la pianura della Nurra. Le Città principali sono Sassari, Alghero e Porto Torres. Il porto principale è quello di Porto Torres e L’aeroporto quello di Alghero “ Fertilia”.
Gli aeroporti principali del nord Sardegna sono quelli di Olbia “Costa Smeralda” e quello di Alghero “Fertilia”. L’aeroporto di Olbia è uno dei primi in Europa per il traffico sviluppato dall’aviazione civile o general aviation, “ Eccelsa” .
I porti principali dell’area sono rispettivamente quello di Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci e Santa Teresa di Gallura.
Nella regione della Gallura sono presenti numerosi porti turistici destinati al turismo da diporto, i principali sono: Porto Cervo, Porto Rotondo, Portisco , Poltu Quatu, Cannigione, Palau, la Marina di Olbia, e cala Bitta.
La Provincia di Olbia-Tempio ha ottenuto, nel 2012, il primo posto nella classifica del Nautical quality index elaborata dall’Osservatorio nautico nazionale che passa al setaccio le 62 province marittime d’Italia valutando la qualità dei servizi offerti ai diportisti.
Immaginate di arrivare a Olbia “ Aeroporto Costa Smeralda” all’’apertura del portellone dell’aereo la prima cosa che vi colpirà sarà il profumo della vegetazione, in particolare tra aprile e giugno, una miscela di profumi intensi e selvatici tipici della macchia mediterranea che delizieranno il vostro piacere olfattivo.
Le molteplici spiagge caratterizzate da un sabbia bianca e fine sono, al novanta per cento, circondate da stagni costieri e lagune, fattore comune a tutta l’Isola e rappresentano, nell’ insieme, il dieci per cento del patrimonio delle zone umide italiane.
In primavera, a marzo, aprile, maggio e giugno dedicate del tempo alla scoperta della zona, consigliabile noleggiare un’auto a Olbia, anche economica, o anche un veicolo cabrio a Porto Cervo e con l’itinerario giusto vi ritroverete ad attraversare una galleria d’arte all’aperto, con rocce granitiche uniche al mondo, modellate con cura dall’ acqua e dal vento.
Dalle Torri Granitiche di San Pantaleo alla Roccia del fungo di Arzachena, dalla Roccia dell’Orso di Palau alle rocce che incastonano Aggius. Potete reperire un’auto presso l’aeroporto di Olbia o a Porto Cervo e dirigervi verso Porto Rotondo, Olbia e la litoranea per Golfo Aranci per ammirare il panorama unico, con l’isola di Tavolara e capo Figari che fanno da sfondo. Una volta in strada fatevi guidare dalla vista, raggiungete i punti alti Monte Pinu a Olbia, per esempio, o da liscia di vacca a Porto Cervo. Arrivare fino a Palau, dalla strada di Cannigione potrete ammirare la Roccia dell’Orso, citata da L’astronomo alessandrino Tolomeo e ipotetico luogo di ambientazione di Omero per l’episodio dell’approdo di Ulisse nella terra dei Lestrigoni.
Le strade del nord-Sardegna, in particolare quella tra San Pantaleo, Porto Cervo, il porto di Palau, le strade di Capo Caccia ad Alghero e Santa Teresa di Gallura sono state location del film “ La spia che mi amava” della saga di James Bond. (scene girate nel 1976). Con le nostre auto a noleggio potete ripercorrerle in tutta serenità.
Raggiunta Santa Teresa di Gallura dirigetevi verso Castelsardo fino ad arrivare a Stintino ed Alghero. Al rientro riprendete la statale per Castelsardo e da Trinità D’agultu dirigetevi verso il Cuore della Gallura Luogosanto, Aggius tra rocce e vegetazione vi lasceranno sbalorditi.
La Gallura è prima in Sardegna, inoltre, per la concentrazione di aziende agrituristiche e potrete deliziare il vostro palato con dei pasti unici e di una bontà e genuinità assoluta.
Scegliete di dedicare delle giornate alle strade panoramiche, altre alla scoperta dei siti dell’era pre-nuragica e nuragica e delle giornate alla ricerca del gusto e dei sapori culinari.
Nel periodo estivo cambiate la prospettiva e ammirate l’area dal mare. L’isola di tavolara e Molara, Capo Figari e Figarolo, Capo Coda Cavallo e punta Molara, l’isola di Mortorio e l’isola delle Camere, l’arcipelago della Maddalena, Porto Pozzo fino ad arrivare a Santa Teresa di Gallura.
Sul versante nord occidentale l’isola dell’Asinara, Capo Caccia e Alghero vi lasceranno delle sensazioni indimenticabili. Immergervi nelle acque cristalline e visitare le spiagge più belle del pianeta sarà sicuramente una sensazionale meraviglia.
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IL TURISMO. DAGLI ANNI ’50 A OGGI.
Lo sviluppo del turismo nel Nord Sardegna ebbe il suo inizio con il Boom turistico degli anni ’50, ad Alghero nella sua “Riviera del Corallo” anche se la svolta decisiva si ebbe un decennio più tardi in Gallura, quando un funzionario della banca Mondiale, Mr. Miller, venne in visita per verificare di persona quali risultati stesse ottenendo il programma mondiale di lotta contro la malaria commissionato dall’ istituto e tra una visita e l’altra capitò nello scenario incantato di una località della Gallura, Cala di Volpe, in comune di Arzachena, rimanendone folgorato, tanto, che iniziò così a richiedere informazioni sul valore di quelle proprietà . Una volta a Londra, Il business man, illustrò le meraviglie del sito a vari uomini d’affari, tra i quali Karim Aga Khan, e li convinse ad investire nell’area. In poco meno di un anno il gruppo di investitori acquistarono un vasto tratto di costa. Alla sua seconda visita Karim Aga Khan arrivò a Olbia con il traghetto come un semplice viaggiatore per vedere di persona la zona e rimase anch’ egli stupito da tanta bellezza, al punto, di decidere di investire consistenti capitali, e di convincere, a sua volta, un gruppo di investitori a partecipare all’operazione .
L’unico modo per arrivare in Gallura, in quegli anni, era con il traghetto a Olbia o in aereo all’ aeroporto di Alghero.
Nei primi anni ‘60, gli eventi seguirono fulminei, nel 1962 fu costituito il “Consorzio Costa Smeralda” e ultimata la diga del Liscia, nel 1963, fondata la compagnia Aerea Alisarda e ultimate sia la costruzione del Porto di Porto Cervo che le prime strutture alberghiere.
Nel 1967 venne fondato lo Yacht Club e progettato il Pevero Golf Club mentre nel 1968 fu emanata la prima legge urbanistica regionale.
Lo scalo utilizzato dalla nascente compagnia aerea “Alisarda” era quello Militare di “Vena Fiorita” nei pressi di Olbia, e il servizio era riservato ad una ristretta clientela d’élite, venne sostituito, nel 1974, dal nuovo aeroporto “Olbia-Costa Smeralda”.
L’importanza e posizionamento della “Costa Smeralda” nel contesto turistico mondiale d’elite ha fatto da volano alla crescita del turismo in Sardegna. Con il termine “Costa Smeralda” inoltre si identifica anche una particolare cura per l’arredamento, che spesso mutua forme e colori da quello sardo, un’attenzione al verde, ma anche al preservare l’ambiente, dal momento che proprio da quella sua asprezza incontaminata il Principe ismailita e altri ricchi turisti rimasero affascinati. Nei mesi estivi capi di stato, uomini d’affari, star della televisione, da anni, scelgono la Costa Smeralda per passare le proprie vacanze.
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STORIA.
Il territorio offre all’uomo, sin dal periodo prenuragico e nuragico, straordinarie opportunità di insediamento. Dai ritrovamenti archeologici, si ha testimonianza della presenza umana fin dal neolitico, come testimoniano le Tombe, “ Domus De Janas”, “ della necropoli di “Anghelu Ruju” tra Alghero e Porto Torres; i “Nuraghi” nel territorio di Arzachena; i ritrovamenti di frammenti di ceramiche di Porto Rotondo e le raffigurazioni sulle pareti della grotta del Papa, nell’isola di Tavolara. Nel territorio vicino a Olbia si possono raggiungere, in breve tempo, le tombe di “Su Monte e S’Ape”, nei pressi del Castello di Pedres, realizzate in era nuragica, riadattando una struttura tombale risalente al Bronzo Antico; il pozzo sacro di “ Sa Testa”, nella litoranea per Pittulongu e Golfo Aranci; il nuraghe “Rio Mulinu” a Cabu Abbas. Altri monumenti importanti sono: il nuraghe “Putzolu”, nella omonima località, detto anche “lu Naracu”, il villaggio nuragico “Belveghile”, il nuraghe “Mannazzu o Mannacciu”, in località Maltana, il Nuraghe “Siana o Zucchitta”. Facilmente raggiungibile in auto anche la Tomba dei giganti Li Mizzani nel territorio comunale di Palau.
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OLBIA.
Fenici, Greci, Cartaginesi, Romani e Vandali si insediarono vicendevolmente nell’area scegliendo , prevalentemente, Olbia come porta di ingresso, grazie alla sua posizione geografica e al suo porto naturale, il più lungo del Mediterraneo.
La città sorge su una valle fluviale sommersa, caratteristica comune a tutta l’area nord est fino a Santa Teresa di Gallura. Per alcuni Studiosi è l’unica città della Sardegna, ad essere stata abitata dai Greci , tra il 630 e il 520 a. C. circa, altri sostengono, inoltre, che gli stessi, abbiano realizzato per Olbia uno dei progetti urbani più antichi d’Europa su città esistente. Sicure sono, invece, l’origine del nome da essi datole, Olbia, cioè “felice" in rapporto alle straordinarie opportunità che il sito offre all’insediamento umano.
I resti del periodo punico, invece, sono visibili in via Torino, in via Acquedotto e in via Nanni . La città punica si estendeva tra Via Torino, Via Asproni e Piazza Matteotti. Tra il Golfo di Olbia e la Corsica si combatté, secondo alcuni studiosi , la prima grande battaglia navale nei mari dell’occidente, la battaglia del Mare Sardo o la battaglia di Alalia, tra navi Puniche ed Etrusche.
Nell’ era Romana, Olbia, e tutta la Gallura conobbero un periodo economicamente florido raggiungendo i 5.000 abitanti, dotata di un foro, di terme pubbliche, di una rete viaria di strade lastricate e di un acquedotto.
Con la fine dell’epoca Romana per tutta la Gallura, e per Olbia in particolare, iniziò un lungo periodo di decadenza e la città fù bruciata e distrutta dai Vandali e fu chiamata, Phausiana. Nel periodo Bizantino il porto di Olbia continua , anche se in modo ridotto, ad essere attivo.
Nell’ epoca successiva, quella Giudicale, Olbia e tutta la Gallura rinascono e il nome della città cambia ancora in Civita. Tra la fine del XI e XII secolo viene edificato l’edificio di maggiore bellezza della Gallura, La chiesa di San Simplicio, l’edificio religioso di maggior rilievo in Gallura, in stile romanico. Con la morte del giudice Nino Visconti, citato da Dante nella Divina Commedia,
Civita finisce in mano ai Pisani che la ribattezzano in Terranova. Nel periodo Giudicale vengono realizzati anche il castello di Pedres, nella strada verso Loiri, e successivamente la chiesa di San Paolo Apostolo. Alcuni studiosi sostengono che i Pisani indussero la città alla rovina prelevando alcuni resti, come il portale e l’architrave della Chiesa di San Simplicio per l’erezione della Piazza dei Miracoli a Pisa.
Nel 1323 la Sardegna viene conquistata dagli Aragonesi e Terranova perde la propria importanza logistica dovuto al cambio dell’asse dei traffici marittimi, ora verso la Spagna. La città cade in una profonda decadenza e tra problemi legati all’insularità ambientale, alle incursioni piratesche e arabe e la presenza della malaria.
Nel periodo sabaudo Terranova si riduce pressoché ad un villaggio marittimo e soltanto nella metà del 1800 si riscontra una crescita demografica e alcuni interventi di riqualificazione del porto. Con regio decreto nel 1862 Olbia viene rinominata Terranova Pausania e manterrà questo nome fino al 1939.
Nei periodi Aragonese e Sabaudo, con la decadenza di Olbia prendono importanza altri centri della Gallura e del Nord-ovest della Sardegna. In Gallura la città di Tempio Pausania, Castellaragonese (Castelsardo), nell’ex Giudicato di Torres nella sub-regione storica del Sassarese Porto Torres, Ardara e Sassari . Nella sub-regione storica della Nurra, Alghero.
Durante il periodo fascista Terranova Pausania viene ribattezzata Olbia. Qui vi si trova il nostro centro noleggio principale. Dopo le guerre mondiali con la ripresa economica tutta l’area iniziò a prendere consapevolezza della bellezza del territorio e in molte aree furono interessate da un fiorente e rapido sviluppo turistico.
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